Intervista alla stilista Altieri

Come e soprattutto quando è nata la sua passione per i vestiti?
Mi ha sempre affascinato fin da piccola il mondo della moda e dei vestiti.
Un ricordo che mi torna in mente di quando ero piccola è che creavo vestiti con tende e stracci ed obbligavo le mie amiche a sfilare con “le mie creazioni”, oppure mi ritrovavo a tagliare qualsiasi cosa per vestire le mie Barbie.
Quando ha capito che questa era la sua strada? C’è stato un episodio in particolare?
In verità crescendo ho preso un’altra strada e per un periodo non ho coltivato questa mia grande passione, fino a quando ho dovuto rimboccarmi le maniche perché mi sono ritrovata sola con mia figlia da mantenere e mi sono dovuta reinventare, cercando di valorizzare le mie skills, tra cui sicuramente c’era la creatività. Ho rispolverato la macchina da cucire e mi sono rimessa in gioco, anche se per i primi tempi non è stato facile.
A che stilista si ispira?
Il mio cuore batte quando si parla di Chanel: oltre ad ammirarla come stilista rivoluzionaria che è riuscita ad emergere in un mondo di solo uomini, oltre ad essere stata la prima stilista a inventare l’abbigliamento da uomo per la donna (i pantaloni) credo che rappresenti l’eleganza e la raffinatezza in tutte le forme, rappresentando e valorizzando la bellezza di essere donna, sia con un abito che con un pantalone. Un altro stilista che mi ha sempre ispirato è Alexander Mcqueen, amo le sue creazioni, amo tutto ciò che personalizza e penso che mi rappresenti nel mio lato più creativo, e perchè no, anche quello bizzarro.
Quale evento/esperienza ricorda con più piacere? E perchè?
Sicuramente ogni evento porta i suoi ricordi e le sue esperienze ma se devo essere del tutto sincera il mio preferito è la FASHION WEEK di Milano; penso che sia l’esperienza più bella da fare per uno stilista.
Perchè? perchè vedi tutta la fatica ripagata, è una sensazione bellissima, un anno di lavoro, di ricerca e di sacrifici ripagati dagli occhi delle persone che apprezzano quello che hai pensato e creato.
Da dove nasce la sua ispirazione?
Da qualsiasi cosa mi circonda, sicuramente la mia prima arma è il tessuto, appena vedo un tessuto inizio a fantasticare su modelli.
Un altro elemento importante per me sono i colori, amo i colori e i suoi abbinamenti e amo sperimentare accostando colori di vario genere.
Adoro rappresentare le stagioni, soprattutto la primavera e l’autunno che portano colori bellissimi, non a caso sono le mie due stagioni preferite e mi piace sperimentare nuove creazioni accostando i colori di questa stagione con colori più tenui.
Perché una persona dovrebbe acquistare un suo prodotto?
Premetto, Patrizia Altieri non è solo un marchio di lusso, dietro a questo nome c’è un team specializzato sulla ricerca, sullo studio e sull’innovazione di tessuti e modelli. Sarebbe troppo semplice limitarsi a creare ed immettere sul mercato nuovi modelli: insieme al mio team siamo sempre alla continua ricerca del miglioramento.
Tornando alla sua domanda, semplice, perchè insieme al mio team amiamo valorizzare qualsiasi corpo, qualsiasi forma e linea ed è fondamentale che una cliente si senta valorizzata da ciò che indossa, a prescindere dalle sue linee e forma. Diciamo che il nostro obiettivo è far sentire una donna bella con i suoi abiti.
Ha mai pensato di cambiare lavoro?
Tutti i giorni metto in dubbio il mio lavoro, in un ambiente così competitivo e così “oscuro” non è facile portare avanti questo progetto; poi però subentra sempre la parte lucida e quella che viene dal cuore e capisco che è solo paura di un futuro troppo disarmante, io sono nata per creare, per cucire, per sperimentare e questo non è solo un lavoro ed è la mia vita.
Che valori hanno i suoi capi?
I miei capi sono tutti MADE IN ITALY, vengono creati nel mio laboratorio a Bergamo, a partire dal cartamodello fino al confezionamento. Ho un team di donne che ci mettono passione in tutto ciò che viene creato dandomi sempre dei buoni consigli.